Il 2022 segna il 75° anniversario del Codice di Norimberga. Proprio ora, in un tale anniversario, questa conquista dell'Umanità sta subendo la più grande pressione a livello mondiale da quando è stata scritta.
Con la fondazione del "Aktionsgemeinschaft 75 Jahre Nürnberger Kodex" [“Gruppo d’Azione 75 Anni del Codice di Norimberga”], noi Medici di
in questo anniversario 2022 intendiamo richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale in particolare sulle parole di ammonimento della generazione della guerra e intraprendere azioni volte a ristabilire la piena validità del Codice di Norimberga. Come membri fondatori, invitiamo tutti i Gruppi e le Organizzazioni desiderose di impegnarsi per l'applicazione del Codice di Norimberga, ad UNIRSI A NOI. Contattateci qui:
Mitmachen@75Jahre-Nuernberger-Kodex.de
Speranzosi,
i membri fondatori del Gruppo d'Azione “75 anni del Codice di Norimberga”
75 anni del Codice di Norimberga - Mai più medicina forzata
La reverenza per il passato e la responsabilità verso il futuro forniscono l'atteggiamento giusto per la vita. Dietrich Bonhoeffer
Il Processo di Norimberga:
tra il 20 novembre 1945 e l'1 ottobre 1946, si sono svolti a Norimberga i processi ai principali responsabili dei crimini di guerra nazisti.
Il Processo di Norimberga ai medici:
dal 9 dicembre 1946 al 20 agosto 1947, 20 medici dei campi di concentramento, un avvocato e 2 assistenti amministrativi sono stati processati dal tribunale di Norimberga come organizzatori dei crimini in campo medico.
Sono state condotte sperimentazioni umane con: sotto-pressione negativa, ipotermia, acqua di mare, iniezioni di vaccini del tifo, sulfamidici, innesti ossei, esperimenti con flemmoni, esperimenti con iprite e fosgene, sterilizzazioni forzate, e il programma di eutanasia.
Il Codice di Norimberga
Per evitare che tali crimini medici contro gli esseri umani potessero mai più essere commessi, il 20 agosto 1947 fu emanato il Codice di Norimberga, come parte della pronuncia del verdetto. Da allora, questo Codice è un criterio medico che, come la Convenzione di Ginevra, è diventato parte integrante della Formazione Medica.
Secondo questo Codice, il consenso volontario di una persona sottoposta a qualunque test è assolutamente imprescindibile.
I dieci punti del Codice di Norimberga
Il consenso volontario è assolutamente essenziale. Ciò significa che la persona interessata debba avere capacità legale di esprimere il consenso; che essa sia nella condizione di poter esercitare un libero potere decisionale senza che si intervenga con la forza, con la frode, con l'inganno, con minacce o esagerando con qualsiasi forma di vincolo o coercizione; che essa abbia sufficiente conoscenza e comprensione degli elementi coinvolti nello studio, tali da permettere una decisione consapevole e ragionata. Questo ultimo elemento fa si che prima che il soggetto decida affermativamente sia informato circa la natura, la durata, lo scopo della sperimentazione, nonché dei metodi con cui verrà condotta, qualsiasi disagio o pericolo potenziale ed i possibili effetti sulla salute che potrebbero derivare dal partecipare alla sperimentazione. Il dovere e la responsabilità di accertare la bontà del consenso rimane in capo alla persona che avvia o dirige la sperimentazione. Questo è un dovere personale ed una responsabilità che non possono essere delegate impunemente.
L'esperimento dovrà essere tale da fornire risultati utili al bene della società; la natura dell'esperimento non dovrà essere né casuale, né senza scopo.
Ci dovrà essere una pianificazione dell'esperimento sulla base degli esperimenti in fase preclinica in vivo, e sulla base della conoscenza approfondita della malattia.
L'esperimento dovrà essere condotto in modo tale da evitare ogni sofferenza o lesione fisica o mentale che non sia necessaria.
Non si deve eseguire la sperimentazione se a priori si è a conoscenza che tale sperimentazione possa causare danni o morte.
Il grado di rischio da correre non dovrà oltrepassare quello dei vantaggi, determinati dalla rilevanza umanitaria del problema che l'esperimento dovrebbe risolvere.
Si dovrà fare una preparazione tale da evitare che il soggetto abbia lesioni, danni o morte.
L'esperimento potrà essere condotto solo da persone scientificamente adeguate e qualificate, con il più alto grado di attenzione verso la sperimentazione e l'essere umano.
Nel corso dell'esperimento il soggetto umano dovrà avere la libera facoltà di porre fine ad esso se ha raggiunto uno stato fisico o mentale per cui gli sembra impossibile continuarlo.
Durante l'esperimento lo scienziato responsabile deve essere pronto a interromperlo in qualunque momento se indotto a credere che la continuazione dell'esperimento comporterebbe probabilmente lesioni, invalidità o morte per il soggetto umano.
PER I LETTORI ITALIANI, VOLENTIERI CONDIVIDIAMO QUESTO IMPORTANTE DOCUMENTO (primo nel suo genere) EMESSO UFFICIALMENTE DAL NOSTRO ISS nel 1998 !
« Raccolta dei principali documenti internazionali sui principi etici della ricerca e dei principali documenti legislativi degli Stati Uniti e della Comunità Europea sulla bioetica»
Quando l’Italia ANCORA sembrava “ragionare”….
Curioso che di questa Dichiarazione e di quel processo si parli solo quando c'è da celebrare la Shoah... unica preoccupazione di quelli che si vantano di essere diversi dai Nazisti di allora, ma che in pratica e specialmente in questi ultimi anni, stanno mettendo su politiche ben peggiori dei Nazisti.
Grazie! Ci voleva!
Certo che le fotocopie un po macchiate dell'ISS del '98 fanno un po ridere... Utile raccolta per carità, ma la dice tutta sul pessimo rapporto delle Istituzioni Italiane con la teconologia! Nel '98 esisteva gia l'OCR... Probabilmente la Microsoft di Bill Gates era interessata a far rimanere ignoranti i loro più grandi Clienti... e succhiare soldi con l'Assistenza...