"C'è del marcio in Germania"?
In questi tempi economicamente duri, il Ministro della Salute Karl Lauterbach sta spendendo oltre 2 miliardi in vaccini, quando ve ne sono in abbondanza. Una PETIZIONE mira a fare chiarezza.
Un articolo nuovo, che non poteva aspettare..
Una importante iniziativa in Germania mostra quanti punti in comune hanno i nostri Paesi, in Europa ed oltre. Quanto ci si potrebbe aiutare vicendevolmente, se invece di guardare solo al quadro dentro ogni singolo Paese, unissimo le forze con TUTTI gli altri? - TdML
Alexandra Barone su Marginals, “IST ETWAS FAUL IM STAATE DEUTSCHLAND?” - 05.09.22 (Deutsche Sprache + English language)
La Germania geme sotto la crisi energetica, molte famiglie non arrivano più alla fine del mese. In simili momenti di difficoltà economica, il Ministero della Salute guidato da Karl Lauterbach spende oltre 2 miliardi: non, però, per letti di terapia intensiva e personale infermieristico, bensì per dei vaccini.. e questo nonostante il fatto che le dosi disponibili siano già più che sufficienti.
Dopo gli svariati affaires con le mascherine e lo scandalo dei letti di terapia intensiva (il "Divi-Gate"), ora la mancanza di trasparenza sull'approvvigionamento dei vaccini conferma quanto la gestione Covid in Germania sia catastrofica. In un paese finora noto per la razionalità delle sue politiche, sembra proprio che qualcosa sia andato storto. La fiducia nel governo sta diminuendo sempre di più, e non solo a causa delle incongruenze dello scandalo Cum-Ex che coinvolge anche il cancelliere Olaf Scholz. Proprio in questi tempi di difficoltà economica, con la guerra in Ucraina e la crisi energetica che sembra esserne scaturita, pare che alcuni politici stiano battendo una strada alquanto discutibile. In testa a tutti c'è Karl Lauterbach, che per giunta rifiuta qualsiasi tipo di trasparenza.
LA POLITICA COVID AL BANCO DI PROVA
Mentre nel 2021, sotto la guida di Jens Spahn, il Ministero della Salute aveva pubblicato in rete una panoramica dettagliata delle forniture di vaccini per il Governo Federale - elencate per periodo e produttore - poco dopo il suo insediamento Karl Lauterbach ha rimosso questa lista dalla rete e ha contemporaneamente annunciato che un "inventario dei vaccini aveva rivelato gravi lacune nelle forniture”. Le risposte date dal Governo alla interrogazione parlamentare del gruppo DIE LINKE del 29.12.2021 (protocollo 20/454) e all'interrogazione parlamentare del gruppo CDU/CSU del 17.03.2022 (protocollo 20/1370) furono però chiare: le dosi di vaccino sono abbondanti. Il 25.01.2022, anche il Tagesschau aveva riportato in un suo articolo, che le quantità di vaccini Covid ordinate dal Governo erano di molto superiori a quanto fino a quel momento noto. Il dato notevole, a questo punto, è che - oltretutto - solo un quarto delle dosi erano state inoculate.
Nonostante ci fossero dosi evidentemente sufficienti, nel marzo 2022 il Ministero della Salute guidato da Karl Lauterbach ha comunque firmato contratti con cinque produttori per la fornitura di vaccini Covid fino al 2029, ad un costo stimato di 2,161 miliardi di euro. E questo, nonostante il fatto che disponiamo già di troppi vaccini. Sono stati anche pubblicati diversi articoli, in merito, dalla Deutsche Wirtschaftsnachrichten, dall'Ärzteblatt e dall'Apotheke-Adhoc-Magazin.
Perché, allora, Karl Lauterbach ordina sempre più dosi di vaccino? Quando, da un lato, la diffusione nella popolazione è già avvenuta e, dall'altro lato, numerosissimi esperti parlano già di semplice endemia? Una Petizione presentata al Parlamento tedesco il 20 agosto 2022 intende ora fare luce sulle spese del Ministero della Salute. “Chiediamo che il Parlamento tedesco nomini una Commissione indipendente per indagare e verificare gli acquisti, l’utilizzo e la distruzione di vaccini Sars-CoV2 da quando il Prof. Karl Lauterbach ha assunto la guida del Ministero della Salute" - così si legge nel testo della Petizione. Ugo D'Orazio, il suo promotore, racconta in questa intervista le sue preoccupazioni di cittadino, le esperienze vissute negli ultimi due anni e le motivazioni che lo hanno spinto a presentare la Petizione.
Come hai vissuto gli ultimi due anni?
Ugo D'Orazio: Per me personalmente, gli ultimi due anni sono stati una svolta significativa. Lavoro come dipendente nel settore teatrale, la mia attività professionale mi impegna moltissimo e prima dell'inizio della pandemia non avevo mai davvero il tempo di occuparmi di tematiche politiche. Con l'imposizione dei cosiddetti "lockdown", mi sono ritrovato improvvisamente ad avere una quantità assurda di tempo libero: il settore teatrale è stato colpito dalle restrizioni Covid come quasi nessun altro.
Come dipendente sono anche stato fortunato, poiché - a differenza di molti miei colleghi freelance - la mia esistenza materiale era garantita. Da artista e da cittadino, tuttavia, ho vissuto questa cesura come uno shock. Dovevo occuparmene, non avevo altra scelta. Da qui è scaturito un intenso lavoro di analisi degli aspetti politici della pandemia, che ha portato, tra le altre cose, a questa Petizione.
Come è nata la Petizione? Cosa ti ha spinto a presentarla?
Ugo D'Orazio: Ho presentato la Petizione come singolo cittadino, ma è sostenuta da un intero gruppo di amici e conoscenti coi quali scambio opinioni sulle vicende politiche degli ultimi due anni.
Ciò che mi ha spinto a redigerla è presto detto: durante la pandemia, ci sono state molte situazioni di abuso. La “saga” delle mascherine, le attuali questioni intorno ai centri per i tamponi, le informazioni incongruenti sui letti di terapia intensiva (il cosiddetto "Divi-Gate"): tutto ciò indica che molte cose stanno andando per il verso sbagliato in questo paese. È da tempo che notiamo, come i dati sull'approvvigionamento e sull'utilizzo dei vaccini Covid non collimino affatto. Di notizie sui vaccini, sui tassi di vaccinazione, ecc, veniamo bombardati di continuo. Quando però si tratta degli aspetti finanziari della campagna vaccinale, veniamo a sapere ben poco. E quel poco che apprendiamo è assai contraddittorio. Soprattutto da quando sono finite le restrizioni, in primavera scorsa - in un momento in cui, tra l’altro, una larga fetta di popolazione era già coperta dalla vaccinazione - sembra invece che il Ministero della Salute stia cercando di fare tutto il possibile, affinché si continui a vaccinare. Se si prendono ad esempio le contraddittorie raccomandazioni del Ministro della Salute Karl Lauterbach di quest'estate, relative al secondo booster, si ha l'impressione che la questione giri principalmente intorno al numero più alto possibile di dosi da somministrare, piuttosto che ad una sensata politica anti-covid, basata sulle più recenti risultanze scientifiche.
Dall'inizio dell'anno, anche a causa della crisi energetica, la nostra situazione finanziaria è divenuta molto più critica. A questo punto, la domanda è ancor più impellente: il denaro disponibile viene utilizzato in modo intelligente? Noi crediamo che i politici abbiano il dovere di dare una risposta ai contribuenti. Dopo una interrogazione parlamentare presentata al Governo dal gruppo "Die Linke", l’esubero di dosi risultante - all'inizio di quest'anno - era pari a 380 milioni. Il che significa quasi 5 ulteriori dosi pro capite, per l'intera popolazione tedesca - cioè oltre il doppio della quantità totale di vaccini somministrati in Germania fino a quel momento (circa 151 milioni di dosi a tutto gennaio 2022). Perché, allora, i nuovi rifornimenti? La scusa, secondo cui si tratterebbe di nuovi vaccini adeguati alle attuali varianti virali, non regge, perché i contratti con i fornitori di vaccini prevedono esplicitamente che vengano consegnate dosi in tranche successive e che, se necessario, debbano essere forniti vaccini aggiornati in sostituzione delle versioni più vecchie.
Abbiamo l'impressione che nel frattempo sia subentrato un certo disincanto, nei confronti dell'argomento Covid. Grazie alla diffusione del virus nella popolazione, negli ultimi mesi, il terrore che la pandemia incuteva ha perso il suo mordente su molte persone. Questo è il momento per noi, come società, di riflettere sull'efficacia delle misure adottate e sulle decisioni politiche che le hanno determinate. A nostro avviso, la trasparenza sui costi sostenuti fa parte di questo obiettivo. Anche questa Petizione può dare un impulso in tal senso.
Secondo te, cosa è andato storto nella politica Covid - non solo nella politica sanitaria in generale? Perché si è arrivati a questo?
Ugo D'Orazio: La risposta alla domanda su cosa non abbia funzionato nella politica Covid è così complessa, che probabilmente potremo rispondere solo tra un paio d'anni. Ciò cui abbiamo assistito è stato un forte coinvolgimento emotivo nel dibattito sui provvedimenti e, in particolare, sulla campagna vaccinale. Avere un confronto concreto basato sui fatti era ormai impossibile, men che meno in merito ai costi. La gente era stata spaventata a tal punto, che la politica ha praticamente avuto carta bianca per ogni possibile restrizione, il che si è spesso solo tradotto in cieco interventismo. Ma è soprattutto da quando Karl Lauterbach è entrato in carica, che il Ministero della Salute ha mano libera sulle spese, a patto che il motivo sia la lotta alla pandemia.
Abbiamo l'impressione che non vi sia alcuna misura e che non esista alcun controllo sulle spese del suo ministero. La maggior parte dei cittadini di questo paese non sa, ad esempio, che quest'anno il Ministero della Salute dispone del secondo budget più alto tra tutti i Ministeri (64,4 miliardi di euro). Per avere un termine di paragone, nel 2019, prima dell'inizio della pandemia, erano solo 15,31 miliardi. La domanda è: questi soldi finiscono nei canali giusti? Tutta la questione riguardo alle condizioni catastrofiche dell'assistenza infermieristica dimostra che, in particolare in quel settore così importante per la lotta contro la pandemia, vi è una massiccia insufficienza di finanziamenti! Come si concilia tutto questo? Dove va a finire effettivamente il denaro?
L'attuale Ministro della Salute è molto contestato. È accusato di avere una comunicazione caotica e confusionaria, nonché di essere fissato col creare panico. Hai l'impressione anche tu che egli rifiuti la trasparenza? E perché?
Ugo D'Orazio: Lo stile comunicativo del Ministro della Salute è certamente criticabile, ma non è questo il nostro obiettivo. La nostra Petizione si focalizza sugli aspetti fattuali, cioè: quanto denaro è stato speso, e per cosa? Soprattutto però chiediamo trasparenza - più che mai necessaria in tempi di incertezza finanziaria - ma è proprio questa, che non si scorge. Si può discutere sulla natura contraddittoria delle dichiarazioni di Karl Lauterbach, ma su un punto è sempre stato molto coerente: nel rifiutarsi di fornire informazioni chiare e inequivocabili. Perché la lista delle forniture di vaccini per il Governo, è stata improvvisamente tolta dalla rete in dicembre 2021, cioè una settimana dopo il suo insediamento? Perché venne dichiarata una carenza di vaccini? Perché viene ancora negata la possibilità di avere un quadro generale circa le scorte di vaccini? Il Ministero della Salute è ben lontano dal concetto di "Trasparenza".
Da parte del Governo c'è anche un esplicito rifiuto a rivelare i dettagli sui costi della campagna vaccinale. Quest'anno sono già state presentate due interrogazioni al Governo da parte di membri del gruppo parlamentare CDU/CSU - prima ad aprile e poi a luglio - che chiedevano dettagli sul prezzo dei vaccini. In entrambi i casi il Governo si è rifiutato di rispondere, sostenendo che tali informazioni hanno "carattere di riservatezza, per proteggere i segreti commerciali e aziendali dei produttori". Particolarmente incisivo è il fatto, che una di queste interrogazioni riguardava specificamente il costo di tutte quelle dosi di vaccino che nel frattempo sono state distrutte, in quanto scadute - una questione particolarmente esplosiva che il governo federale sta facendo di tutto per nascondere. Che tali informazioni, soprattutto in una situazione finanziaria come l'attuale, vengano nascoste ai contribuenti lo trovo particolarmente problematico. La nostra Petizione affronta espressamente la questione delle dosi di vaccino distrutte.
Da cittadino, hai la sensazione che la trasparenza manchi alla politica in generale?
Ugo D'Orazio: Credo che non sia una sensazione solo mia, lo sento dire da più parti e anche da direzioni diverse. Di certo, nella comunicazione tra chi è al potere e la popolazione, qualcosa si è inceppato già da qualche anno - anche da prima di inizio pandemia. Stiamo assistendo ad una infantilizzazione del linguaggio politico, i governanti si rivolgono spesso a noi come se fossimo dei bambini che hanno fatto qualcosa di sbagliato, e viviamo continuamente situazioni dallo stile tipico di un governo autoritario. La non-trasparenza è diventata il mezzo per far passare determinate decisioni politiche senza alcun dibattito. Per questo motivo richiediamo una Commissione indipendente, con cui ci auguriamo che i dati reali relativi all'acquisto dei vaccini vengano chiariti ed esposti.
La tua fiducia è diminuita?
Ugo D'Orazio: Sì e no. Se avessi piena fiducia nei nostri rappresentanti politici, non avrei avviato una Petizione per chiedere un'indagine indipendente. Credo però che le nostre strutture democratiche siano ancora abbastanza robuste per portare avanti e sostenere un'indagine seria. Anche in questo caso, se non avessi più fiducia in ciò, non avrei preso l’iniziativa di avviare la Petizione.
Certamente, la Petizione di per sé vuole rappresentare un contributo a riconquistare un dialogo equilibrato e razionale, almeno questa è la nostra speranza. Se riusciremo a ripristinare la trasparenza, di certo crescerà di nuovo la fiducia, che è il presupposto di una democrazia ben funzionante.
Certamente la Germania, dopo la WWII si è rafforzata nei rapporti cittadini e Stato, e anche la coscienza politica e civile è mediamente più elevata di quella nostrana che sta svanendo nel nulla...
Però d'altro canto, sono stati e sono fra i primi a correre alle armi ora che possono di nuovo, tant'è che ci sono i tedeschi ad addestrare gli Ukraini oltre a US e UK, ci sono truppe tedesche in Polonia inviate dopo l'inizio dell'invasione russa. Ed in una intervista l'ufficiale teutonico ne andava fiero..
Il rischio è che in un Europa in mano ad una banda di criminali pro USA e messi lì dagli USA, il cittadino abbia una reazione uguale e contraria all'idea di comunità, di cooperazione e di indipendenza. Ovvero si salvi chi può, ognun per sé e dio per tutti. Opzione che fa sempre parte del progetto Dividi et Impera dell'Impero Americano, ahinoi!
L'ingiustizia domina, Petizione per un reale confronto di rischi e benefici dati dal piano pandemico e dalla vaccinazione, e per la Costituzione di nuovi giudici in Cristo.
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