La curiosa storia della propaganda Nazista sul cambiamento climatico | The Bizarre History of Nazi Climate Change Propaganda
Davvero molto, molto, molto interessante!!!
Really very, very, very interesting!!
⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇ ⬇
ENGLISH ARTICLE HERE, by Steven Tucker, “The Daily Sceptic”, 28 October 2023
ARTICOLO INGLESE, di Steven Tucker, da “The Daily Sceptic”, 28 Ottobre 2023
Per quanto si possa in generale pensare, che gli isterismi sul cambiamento climatico siano un fenomeno moderno per eccellenza, in realtà non è così. Già in passato élites politiche arroganti, dittatoriali e totalitarie si sono innamorate della stessa idea di fondo: il Partito Nazista, per esempio.
Oggi è stato in gran parte dimenticato, ma -come ho scoperto mentre scrivevo il mio nuovo libro “Gli abusi scientifici di Hitler e Stalin: quando Nazisti e Sovietici trasformarono la fanta-scienza in realtà-scientifica” - anche il partito nazista tedesco degli anni '30 e '40 credeva nel cambiamento climatico: solo che pensava che il mondo stesse diventando inesorabilmente più freddo, non più caldo. Inoltre, a differenza delle élites politiche odierne, tendeva a considerarlo una cosa positiva, non negativa: affrontare il gelo e il ghiaccio avrebbe aiutato la razza ariana a crescere dura e forte, in mezzo alle distese gelate del nostro futuro pianeta di ghiaccio. Il che sarebbe certamente tornato utile, se mai avessero tentato di invadere nuovamente la Russia durante l'inverno…
La vera “scienza” [sic] alla base del cambiamento climatico in versione Nazista, era completamente diversa da quella dei nostri giorni - eppure, stranamente, le conseguenze sociali e politiche della convinzione praticamente imposta sulla massa, circa il fenomeno, furono spesso inquietantemente simili al tipo di cose che vediamo accadere oggi, con la nostra presunta crisi climatica. Personalmente non contesto per forza l'idea alla base, cioè che il nostro clima stia cambiando (lo ha sempre fatto): contesto semplicemente la discutibile sovrastruttura politica che è stata in seguito edificata sopra all’idea di partenza.
La ripetizione Nazista della medesima truffa scientifica di base - di cui Hitler stesso era forte sostenitore pubblico - era denominata Welteislehre (o WEL), cioè "Teoria (o Dottrina) del Ghiaccio Mondiale". Significativo è, che la WEL non era ritenuta una semplice e comune proposta scientifica, ma una vera e propria Kosmotechnische Weltanschauung: una "visione cosmo-tecnica del mondo". Era un intero sistema di visione del mondo Naturale, attraverso una lente ideologica altamente distorta, che fondeva pseudoscienza, filosofia, archeologia, religione, mitologia, politica e razzismo in un inebriante miscuglio di "storia culturale cosmica" contenente pure "vitamine dell'anima".
La WEL fu sviluppata da un ingegnere austriaco trasformatosi in profeta dalla barba davvero epica, di nome Hanns Hörbiger (1860-1931), che rifiutava ostinatamente di accettare l'esistenza delle stelle. Hörbiger sosteneva, invece, che le apparenti stelle, come quelle che brillano all'interno della nostra "cosiddetta Via Lattea", fossero in realtà un'illusione ottica causata dalla luce di alcuni veri e propri soli, molto distanti, che si rifletteva su un gigantesco muro di blocchi di ghiaccio grandi come pianeti, circondanti il nostro intero sistema solare: come icebergs che galleggiassero nell'oceano dello spazio-tempo.
Dove avevano origine questi icebergs? Miliardi di anni fa, nella Costellazione della Colomba, c'era un gigantesco super-sole, milioni di volte più grande del nostro, intorno cui orbitava un super-pianeta altrettanto enorme, ricoperto di ghiaccio dallo spessore di centinaia di chilometri. Quando la sua orbita decadde, questo mondo di ghiaccio precipitò nel super-sole e si sciolse, emettendo getti di vapore super-caricato. Il sole poi esplose, vomitando colossali grumi di magma surriscaldato che poi si raffreddarono e si solidificarono, fino a diventare gli amati pianeti del nostro attuale sistema solare. Marte, poco più di una gigantesca massa di ghiaccio, un giorno sarebbe passato così vicino alla Terra da assorbire la nostra atmosfera e renderci una sfera di neve senza vita.
Trovandosi perfettamente posizionata tra fuoco e ghiaccio, la Terra era al momento l'unico mondo non ghiacciato rimasto, un “pianeta Goldilocks” (o pianeta Riccioli D’Oro). In origine, il nostro sistema solare contava circa 30 pianeti, ma i più piccoli erano entrati nelle orbite di quelli più grandi, diventando lune di ghiaccio; gli anelli di Saturno erano i resti frantumati di uno di questi corpi lunari. Alla fine, prima o poi le orbite di tutti i pianeti sarebbero decadute, finendo a spirale dentro al Sole, facendolo esplodere e ricominciando daccapo l'intero ciclo ‘fuoco contro ghiaccio’.
Dall'esplosione solare originaria erano state espulse anche enormi nubi di ossigeno che, reagendo con gli strati eterici di idrogeno latente, avevano dato vita a interi oceani di acqua spaziale, e questa si era poi congelata formando quel sistema di icebergs spaziali presenti nel gelido vuoto dell'universo. Di tanto in tanto, uno di questi icebergs spaziali si stacca e fluttua nel campo gravitazionale del nostro sole, causando grandinate sulla Terra prima di precipitare nel sole, e creando una macchia solare — diceva Hanns.
Nel frattempo, la nostra attuale luna - a quanto pare il sesto satellite di questo tipo, per la Terra - sta accumulando sulla propria superficie sempre più materiale ghiacciato, proveniente da quegli icebergs spaziali in transito, e ne diventerà così sovraccarica che alla fine precipiterà violentemente sulla Terra. Altre piccole lune di ghiaccio si sono già abbattute sulla Terra migliaia di anni fa; l'ultima di queste, la luna "Terziaria" o "Cenozoica", ha distrutto Atlantide, causando anche il biblico Grande Diluvio e il Crepuscolo degli Dei dell'antico mito norreno. Le altissime maree causate dall'avvicinamento e dalla caduta della Luna Terziaria hanno dato forma ai depositi di sale e carbone del mondo intero, e tutte le precedenti teorie che spiegavano la formazione di queste sostanze sono ancora una volta bugie nate dall'università.
L'idea di Hörbiger, esposta in uno sconclusionato e poco strutturato libro di circa 790 pagine, uscito nel 1913 e dal titolo “Cosmologia glaciale”, fu inizialmente un fiasco, nonostante avesse arruolato come co-autore un cartografo lunare tedesco dilettante, Philipp Fauth (1867-1941), per arricchirlo di un plausibile linguaggio tecnico. Amareggiato, Hörbiger era convinto che gli invidiosi astronomi non-WEL fossero impegnati in una anti-patriottica congiura giudaico-bolscevica contro la poetica anima austro-tedesca. Così, nel 1918, vedendo come i cittadini erano stati convinti alla Prima Guerra Mondiale grazie alla propaganda, l'auto-proclamatosi "genio tedesco" (che, come Hitler, in realtà non era nemmeno tedesco) decise di utilizzare la fortuna accumulata col brevetto di uno speciale tipo di valvola - ai tempi in cui era ingegnere - per rivolgersi direttamente al pubblico scientificamente analfabeta. In sostanza, invece di persuadere le persone della veridicità delle sue idee con la logica, cercò di persuaderle con l’emotività.
"Ciò che si concilia con essa è giusto, ciò che non può essere conciliabile con essa è sbagliato", dichiarava Hörbiger a proposito della sua idea, come tutti i bravi ideologi pseudoscientifici. "O impari a credere in me, o devo trattarti da nemico", intimò ad uno scettico, il quale sosteneva che le misurazioni della superficie lunare dimostravano che era troppo calda, per essere ricoperta da chilometri di ghiaccio. Poiché le prove in proposito erano inconfutabili, era più facile ignorarle e diffamare gli oppositori, tacciandoli di essere traditori politici aderenti alla Fisica Giudaica; e sostenendo che i dati strumentali erano solo "armi dirette contro lo spirito di Parsifal", il leggendario cavaliere-eroe Wagneriano.
"Un austriaco, Hitler, ha cacciato i politici ebrei", si legge in un volantino di propaganda della WEL. "Un altro austriaco, Hörbiger, scaccerà gli scienziati ebrei". Gli scienziati che si opponevano alla WEL non solo avevano torto: erano anche cattivi, proprio come oggi lo sono gli scettici del cambiamento climatico agli occhi di molti dei suoi sostenitori più sfegatati.
Pur non essendo un nazista dichiarato, Hörbiger era un convinto nazionalista pangermanico e sfruttò il crescente sentimento pubblico per vendere la sua teoria. Lo fece con un costante diluvio di libri, opuscoli, riviste, film, programmi radiofonici e persino una rivista speciale - “La Chiave degli Eventi Mondiali” - con la quale forniva discutibili interpretazioni dei recenti fatti di cronaca, dipingendoli come “espressioni dell'influenza del ghiaccio cosmico sull'umanità”. Quando Price Charles ha assurdamente affermato, che la guerra civile Siriana era il risultato diretto del cambiamento climatico, ha inconsapevolmente seguito le orme di Hörbiger.
Nel corso del tempo, Hörbiger formò praticamente un proprio gruppo di pressione politica; aveva persino dei teppisti di strada privati, presi dai ranghi delle Camicie Brune naziste, conquistandosi un vero e proprio seguito di fedeli. Non chiamò questo esercito privato Extinction Rebellion o Just Stop Oil, ma i suoi aderenti svolsero una simile funzione di disturbo della vita pubblica e di persecuzione dei dissenzienti, anche se in modo molto più violento di quanto non accada oggi con i loro ignari discendenti… “attivisti”.
Astutamente, Hörbiger corteggiò i politici nazisti, vedendo in loro una via per una futura influenza. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1931, i seguaci di Hanns promossero pesantemente la Welteislehre tra gli elementi SS ad essa più inclini, ritenendo che, se i nazisti avessero mai raggiunto il potere - come poi avvenne nel 1933 - avrebbero potuto imporre l'accettazione della Teoria coi loro discutibili mezzi politici, piuttosto che con la forza razionale dell’argomentazione. Suona familiare?
Essere credente della WEL divenne presto un test di verifica per stabilire se eri un buon tedesco o un fedele fascista, per via del collegamento tra la "sana" Teoria del Ghiaccio Cosmico e l'altrettanto "sana" posizione nazista, secondo la quale il popolo ariano avrebbe avuto origine nei pressi delle tonificanti lande ghiacciate del Polo Nord. "I nostri antenati nordici sono cresciuti forti nel ghiaccio e nella neve; la fede nella WEL è di conseguenza l'eredità naturale dell'uomo nordico", si diceva. La Teoria del Ghiaccio Mondiale era considerata un'ulteriore dimostrazione scientifica del fatto che il Volk (Popolo) germanico fosse davvero la razza padrona del cosmo; la superiorità bianca era letteralmente scritta nelle bianche stelle di ghiaccio (o negli iceberg spaziali, se si preferisce).
Hitler, invaghito, progettò di costruire un gigantesco museo di astronomia a Linz, una volta vinta la guerra, il cui intero piano superiore sarebbe stato dedicato a Hörbiger, "il Copernico del XX secolo", a simboleggiare come egli rappresentasse il punto finale dell'evoluzione dell'intera scienza. Dal canto loro le SS siglarono un documento che riconosceva ufficialmente la WEL: il "Protocollo di Pyrmont". E il meteorologo delle SS Hans Robert Scultetus provò a mettere in pratica quelle idee con le previsioni meteorologiche a lungo termine, nel suo reparto speciale chiamato Pflegestätte für Wetterkunde, ma con poche soddisfazioni.
Proprio come oggi non otterrai un posto di primo piano nel consiglio di amministrazione di un'azienda "socialmente consapevole", senza essere ostentatamente d'accordo sul fatto che l'umanità sta per estinguersi a causa dei perniciosi effetti del riscaldamento globale alimentato dal capitalismo, così negli anni '30 divenne impossibile ottenere un impiego in molte aziende tedesche, a meno che non accettassi di firmare una dichiarazione in cui riconoscevi che il Ghiaccio Cosmico era reale. In seguito ad una certa inquietudine che ne scaturì, i Nazisti rilasciarono un comunicato ufficiale in cui si spiegava che la credenza nella WEL non era legalmente necessaria per partecipare alla vita pubblica: era solo un grande vantaggio.
Il richiamo della Welteislehre, quindi, non si basava su obsoleti concetti come logica, realismo o evidenze: ma sul desiderio - politicamente e ideologicamente motivato - che fosse vero. In altre parole, come per gran parte dell'isteria da cambiamento climatico di oggi, era pura “religione politica travestita da scienza”.
Non c'è da stupirsi che la storia dell'intera disfatta della WEL non sia oggi molto conosciuta. Se così fosse, i moderni fanatici del cambiamento climatico potrebbero dover ammettere di trovarsi in una compagnia davvero poco raccomandabile. Non è che magari, quei piccoli Hitler intimidatori di George Monbiot e Greta Thunberg, alla fine sono davvero quei "Nazisti Climatici" che alcuni dicono?