WETIKO, in sintesi| WETIKO in a Nutshell
di/by Paul Levy (autore di "Wetiko - Curare il virus mentale che infesta il nostro mondo" | author of "Wetiko - Healing the Mind-Virus that Plagues our World)
ENGLISH ARTICLE by Paul Levy HERE
Una contagiosa malattia psico-spirituale dell'anima è dilagata in massa sulla scena mondiale, sotto forma di un'insidiosa psicosi collettiva dalle proporzioni titaniche. Questo virus mentale - che i nativi americani hanno chiamato "Wetiko" - agisce di nascosto attraverso i punti ciechi inconsci della psiche umana, rendendo le persone inconsapevoli della propria follia e costringendole ad agire contro i propri interessi. Wetiko è una PSICOSI nel vero senso della parola: cioè "una malattia [-osis: condizione malata] dello spirito [psykhē = anima, spirito]". Wetiko influenza occultamente le nostre percezioni, così da poter agire attraverso di noi ma nascondendosi per non essere visto.
Wetiko ammalia letteralmente la nostra coscienza, così da renderci ciechi davanti al sottostante e già costruito punto di vista, con cui crediamo di percepire, immaginare e dare un significato alla nostra esperienza, tanto del mondo quanto di noi stessi. Questo virus psichico può essere considerato come il "bug" del "sistema", che informa e alimenta la follia in corso sulla scena mondiale, manifestandosi nelle nostre vite individualmente e collettivamente.
Prima di poter curare questa malattia che ci ha infettati tutti, dobbiamo uscire dalla nostra negazione: vedere la malattia, riconoscerla, darle un nome e cercare di capire come funziona, per capire come affrontarla. Tale è il senso del mio libro “Wetiko: healing the Mind-Virus that plagues our world” [solo inglese].
LA NORMALIZZAZIONE di WETIKO
Un paio di anni fa. Incrocio un amico che non vedo da un po' di tempo. Mi chiede cosa sto facendo. Gli rispondo che sto scrivendo un libro sulla psicosi collettiva in cui è caduta la nostra specie. La sua risposta è eclatante. Mi chiede “cosa ti fa credere che sia in atto una psicosi collettiva?”. La domanda mi lascia senza parole; non so letteralmente come rispondere. Cosa gli farà pensare che non ci sia alcuna psicosi collettiva in atto? - mi chiedo. Potrebbe darmene una sola prova? La nostra pazzia collettiva è diventata così normale che la maggior parte delle persone - il mio amico, oltretutto, sempre estremamente brillante - non se ne accorge nemmeno.
Molti di noi sono stati condizionati a pensare che, se fossimo nel bel mezzo di una psicosi di massa, le persone farebbero ogni sorta di cose "da folli".. come correre in giro nudi e urlare, per esempio. Questa idea instillataci dentro sta impedendo di riconoscere la reale follia collettiva a cui tutti noi stiamo partecipando, sia passivamente che attivamente. Se volessimo raffigurarci il vero aspetto di una psicosi collettiva, davvero illuminante sarebbe il rendersi conto che ha esattamente le sembianze di quanto sta accadendo ora nel nostro mondo.
IN COSA CONSISTE WETIKO, REALMENTE?
Wetiko è una forza cannibalizzatrice, spinta da un'avidità insaziabile, da un appetito che non trova appagamento, da un bisogno di consumo fine a se stesso, e di guerra fine a se stessa: contro le altre tribù, le specie, la natura e persino contro l'umanità stessa dell'individuo. È una malattia dell'anima, ed essendo una malattia dell'anima tutti noi potremmo potenzialmente venirne affetti, dato che Wetiko pervade e "in-forma" al di sotto del livello di coscienza. Ognuno di noi, in qualsiasi momento, può cadere nell'inconscio e diventare un inconsapevole strumento del male di Wetiko che, attraverso di noi, può agire e quindi incarnarsi nel mondo. Davanti a qualcuno che sembra controllato da Wetiko, se pensiamo che egli è affetto dalla malattia “e noi no”.. il fatto di vederlo come qualcosa di separato indica che siamo caduti anche noi sotto l'incantesimo del virus.
Wetiko genera in noi la propensione a vedere la fonte della nostra patologia al di fuori di noi stessi, nell' "altro". Wetiko si nutre della polarizzazione, della paura - e del terrore - dell' "altro". Guardare il mondo attraverso la lente, ispirata da Wetiko, del “separato/altro da noi” stimola quello che Jung chiama "il Dio del Terrore che dimora nell'anima umana" e che si manifesta contemporaneamente sia nella nostra anima che nel mondo in generale. Wetiko prende il nostro "genio" per la creazione della realtà e lo rivolta sovversivamente contro di noi, in modo tale che veniamo stregati dalla tendenza a “proiettare”, tipico della nostra stessa mente.
Cadendo sotto il sortilegio di Wetiko, veniamo rapiti dai nostri stessi doni e talenti innati e ci mettiamo a sognare il nostro mondo in un modo che non solo non ci è utile, ma viene anzi messo al servizio di Wetiko (la cui agenda è contraria alla nostra). La nostra capacità creativa si ritorce quindi come un boomerang contro di noi, al punto da ipnotizzarci da soli con il nostro stesso genio creativo: e questo paralizza il nostro potenziale evolutivo. Nel momento in cui siamo inconsciamente posseduti dallo spirito di Wetiko, è come se una tenia psichica o un parassita si fosse impadronito del nostro cervello e ci avesse ingannati, facendoci credere che stiamo nutrendo e potenziando noi stessi, mentre in realtà stiamo nutrendo il parassita (un processo che alla fine ucciderà il suo ospite - noi).
Nella malattia di Wetiko, qualcosa che non è “noi” prende subdolamente il nostro posto, al di sotto della nostra consapevolezza, e assume il ruolo di colui/colei che realmente siamo. Cambiando forma in modo da ammantarsi delle nostre sembianze, questo predatore mercuriale entra nella nostra pelle e "ci indossa" come un travestimento. Imitandoci, noi diventiamo una copia, un falso duplicato del nostro vero Sé. Stiamo quindi mettendo in atto una vera e propria versione della sindrome dell'impostore.
LA MALATTIA DELLO SFRUTTAMENTO
Wetiko non ha il potere di controllare la nostra vera natura, ma può controllare e manipolare la falsa identità che crea all'interno di noi. Quando cadiamo sotto l'influenza dell'illusione di Wetiko, noi ci identifichiamo con chi non siamo e simultaneamente ci dissociamo da chi siamo realmente, dimenticandocene. E nel processo cediamo il nostro potere, per non parlare di noi stessi.
Scollegandoci dalla nostra intrinseca autonomia d'azione, ci apriamo ad essere usati, manipolati e sfruttati da forze esterne. L'autore nativo americano Jack Forbes, che ha scritto lo storico libro intitolato "Colombo e altri cannibali" [solo ingl.], definisce Wetiko come "la malattia dello sfruttamento". Wetiko può essere concepito come un malvagio spirito cannibale e vampirizzante, che ispira la persona sotto il suo controllo a prendere e consumare le risorse e l'energia vitale di un altro, per il solo proprio profitto e senza dare in cambio nulla di valore della propria vita. Wetiko viola quindi la sacra legge della reciprocità, tanto nelle questioni umane quanto nel mondo naturale nel suo complesso.
Il principale veicolo di trasmissione di Wetiko è quello relazionale. Esso esiste grazie alle relazioni che abbiamo con noi stessi, con gli altri e con il mondo in generale. Come un vampiro che non sopporta la luce del giorno, il virus Wetiko non sopporta di essere illuminato. Se però riusciamo a vedere come opera di nascosto attraverso la nostra coscienza, gli togliamo quell'apparente indipendenza, autonomia e potere che ha su di noi e, allo stesso tempo, diamo potere a noi stessi. Il modo in cui il vampirico Wetiko opera segretamente all'interno della psiche umana, si rispecchia nel modo in cui opera nel mondo esterno.
Jung non si è mai stancato di avvertirci che il pericolo più grande che minaccia l'umanità di oggi è la possibilità che milioni, o addirittura miliardi, di noi cadano tutti insieme inconsciamente in una PSICOSI COLLETTIVA in cui - gli uni con gli altri - ci si rinforzi reciprocamente la propria follia, divenendo tutti inconsapevolmente complici nel creare la nostra stessa distruzione. Nel caso in cui ciò si verificasse, l'umanità si troverebbe nella condizione di doversi confrontare con - e di subire - le forze prime, primordiali ed elementari della nostra stessa psiche.
La parte più degradante del cadere in balia di Wetiko è che, in ultima analisi, implica l'assenso del nostro libero arbitrio: nessuno oltre a noi stessi è responsabile della nostra situazione. Non esiste un'entità oggettiva chiamata Wetiko, che esista al di fuori di noi e che possa rubarci l'anima: la sua illusione onirica consiste nell'indurci a cederla noi, spontaneamente.
Le persone sotto il controllo di Wetiko sono implicate e sottoscrivono volontariamente la loro stessa schiavitù. Lo fanno al punto che quando gli viene offerta la possibilità di uscire dalla loro prigione, spesso reagiscono in modo violento. Cercano simbolicamente - e a volte letteralmente - di uccidere il messaggero che indica loro la strada verso la libertà. In definitiva, nella malattia di Wetiko non siamo infettati da un virus fisico, oggettivamente esistente al di fuori di noi. Piuttosto, l'origine e la genesi della psicosi di Wetiko è endogena: le sue radici si trovano all'interno della psiche umana. Ma il fatto che sia l'espressione di qualcosa che è dentro di noi, significa che anche la cura a Wetiko è dentro di noi.
Se non capiamo che la nostra attuale crisi mondiale ha le sue radici all'interno ed è un'espressione della psiche umana, siamo condannati a ripetere inconsciamente e a ricreare continuamente sofferenza e distruzione senza fine, in forme sempre più amplificate, come se stessimo vivendo un incubo ricorrente. Nel mio linguaggio, la situazione interiore all'interno di noi viene "sognata" e fatta divenire una forma materializzata nel, attraverso e come mondo.
Nella vita di veglia sogniamo continuamente, al di sotto della soglia della coscienza, soprattutto quando siamo sotto l'influenza dei nostri complessi inconsci. In altre parole, quando siamo "sotto l'influenza" del nostro inconscio attivato, inconsapevolmente ricreiamo il nostro paesaggio interiore attraverso il mezzo del mondo esterno. Cosa c'è di più onirico di questo?
Ciò che sta accadendo oggi nel mondo non è altro che il riflesso - e la rivelazione, sia letterale che simbolica - di un qualcosa di sconosciuto che c’è all'interno della nostra stessa psiche. Contemporaneamente - attraverso un ciclo di feedback non lineare e non causale che avviene sia atemporalmente (al di fuori del tempo) sia nel tempo (lineare) - gli eventi del nostro mondo sono informati e modellati dallo stesso processo psicologico interiore che stanno riflettendo. L'interno e l'esterno stanno simultaneamente co-emergendo insieme e co-evocandosi reciprocamente. Ciò significa che ciò che accade dentro di noi e ciò che accade esternamente nel nostro mondo hanno una misteriosa interconnessione: l'interno e l'esterno, in definitiva, non sono separati né separabili.
Riconoscere la correlazione tra l'interno e l'esterno, tra il micro e il macro, è la porta d'accesso per poter vedere Wetiko e risvegliarsi alla natura onirica che Wetiko contemporaneamente nasconde e rivela, a seconda del nostro punto di vista e del nostro livello di consapevolezza. Riconoscere la connessione tra ciò che accade nel mondo e ciò che avviene all'interno della nostra mente, diventa un canale o una porta segreta che conduce al di là dei nostri problemi psicologici personali, permettendoci di affrontare il problema essenziale del nostro tempo.
“Sognare” Wetiko
La psicosi da Wetiko è un “fenomeno sognato”, vale a dire che in ogni momento stiamo tutti potenzialmente partecipando all'epidemia di Wetiko e la stiamo attivamente co-creando. Come in un sogno collettivo, l'epidemia di Wetiko sta manifestando un qualcosa, presente nel nostro inconscio collettivo condiviso, che assume una forma materiale. E sta letteralmente chiedendoci di prestare attenzione al fondamentale ruolo che ha la psiche (fonte dei nostri sogni), nel creare la nostra esperienza di noi stessi e del mondo.
Dimenticandoci del ruolo cruciale che ha la psiche, nel creare la nostra esperienza, releghiamo ai margini la nostra intrinseca autorità, fantasticando tragicamente su autoritarie forze interne ed esterne che limitano la nostra libertà e plasmano la nostra esperienza al posto nostro. Mai prima d'ora, in tutta la storia dell'umanità, la nostra specie è stata costretta a confrontarsi, su così vasta scala, con il divino potere trasformatore della psiche. Anche con le continue e molteplici catastrofi che stanno convergendo nel nostro mondo, non è impossibile che l'oscurità che sta emergendo oggi possa diventare il terreno da cui sorgerà un'epoca rigenerante e una cultura più nobile.
Anche se è la fonte della disumanità dell'umanità verso se stessa, Wetiko è allo stesso tempo un potenziale catalizzatore per la nostra evoluzione come specie. Riconoscere la natura onirica dell'epidemia di Wetiko può diventare per noi l'impulso a risvegliarci alla natura onirica dell'universo stesso.
Con un processo circolare senza inizio né fine, veniamo sognati dall'universo e allo stesso tempo sogniamo l'universo. Vedere questo non solo richiede un'espansione di coscienza, ma è l'espansione stessa. Quanto meno viene riconosciuto Wetiko, invece, tanto più diventa apparentemente potente e pericoloso. E Wetiko può essere visto solo quando iniziamo a renderci conto della natura onirica del nostro universo, usciamo dal punto di vista illusorio dell'io separato e riconosciamo il campo sottostante più profondo di cui siamo tutti espressione, in cui siamo tutti contenuti e attraverso cui siamo tutti interconnessi.
Queste sono tutte visioni interconnesse di quella che è una unica consapevolezza dalle molte sfaccettature. L'espressione energetica di tale consapevolezza, nonché dissolutore per eccellenza di Wetiko, è la COMPASSIONE. Connettendoci con la compassione, che è la nostra natura, ci troviamo in ottima compagnia. In quanto espressione non mediata del riconoscimento della natura onirica, la compassione nasce e coincide con la lucidità. In altre parole, se ci stiamo veramente risvegliando alla natura onirica della realtà, sia la lucidità che la compassione saranno componenti inseparabili della nostra esperienza.
Quasi fosse strumento di un'intelligenza superiore, Wetiko letteralmente esorta - o meglio, esige - che noi si diventi consapevoli del nostro potere creativo e della nostra innata capacità di azione, o che ne subiamo le conseguenze. Invece di mutare e diventare resistente ai nostri tentativi di guarigione, il virus Wetiko spinge noi a mutare - ovvero ad evolvere - nei suoi confronti.
Wetiko è un fenomeno quantico, poiché contiene in sé il potenziale per essere o il veleno più letale o la medicina più benefica. Wetiko ci distruggerà? O catalizzerà la nostra evoluzione e ci risveglierà?