Sindrome da Tutto Eccetto il Vaccino
La STEV non è una Sindrome medica vera e propria, ma descrive il completo e totale rifiuto delle persone a riconoscere e mettere in correlazione i vaccini Covid con il picco di morti e danneggiati
Premessa: l’acronimo usato dall’autore è ABVS (= Anything But the Vaccine Syndrome), che abbiamo trasformato in STEV per necessario adattamento alla versione italiana.
Articolo ospitato sul canale Substack di Frederick R Smith, scritto dall’autore-ospite Cheval
”Anything But the Vaccine” - 23.08.22 (Usa)
STEV: Sindrome da Tutto Eccetto il Vaccino
Il mio ultimo articolo parlava della Sindrome da Morte Improvvisa dell'Adulto o SADS [=SMIA, it.], che sta purtroppo affliggendo sempre più persone nel nostro Paese. C’è tuttavia una sindrome ancor più diffusa, che sta attanagliando il popolo americano. Quest'ultima può essere definita come "Tutto Eccetto il Vaccino". In breve, STEV. La STEV non è una Sindrome medica vera e propria, ma descrive il completo e totale rifiuto delle persone a riconoscere e mettere in correlazione i vaccini Covid con il picco di morti, danni e malesseri prolungati che si sono verificati da quando è iniziata la spinta a "vaccinare" il maggior numero di persone possibile.
Dal 2021, si sta registrando un numero sempre maggiore di reazioni avverse e danni legati ai vaccini, decisamente superiore alle medie storiche. Il numero di problemi cardiovascolari, neurologici, psicologici e fisiologici è stato ormai ben documentato da così tanti studi in peer-review, da essere praticamente impossibile non concludere che questi crescenti numeri sono stati innescati da nient’altro che dalle vaccinazioni.
Per valutare correttamente gli effetti dei vaccini, abbiamo ora due gruppi di controllo ben chiari e distinti. Il primo è costituito da coloro che sono stati totalmente o parzialmente vaccinati. Il secondo sono i non vaccinati.
Sappiamo ormai bene, e il CDC riconosce, che i vaccini non prevengono la diffusione né impediscono a chi li riceve di contrarre il Covid. L'immunità di gregge, l'obiettivo originario, è stata raggiunta soprattutto perché i vaccinati e i non vaccinati hanno contratto l'una o l'altra variante di Covid. A questo punto, la maggior parte degli americani dovrebbe avere un'immunità naturale.
La maggior parte dei non vaccinati ha contratto il Covid e si è ripresa. Ora hanno un'immunità naturale e stanno bene. Si può dire che è una cosa fatta e finita, come è normale che sia. Ma soprattutto, poiché non hanno fatto il vaccino, per definizione hanno subito zero effetti collaterali.
Al contrario, i vaccinati hanno contratto il Covid ma vivendo tempi di recupero più lunghi. Molti di coloro che fanno parte di questo gruppo di controllo sono risultati positivi al Covid una seconda e addirittura una terza volta. Inoltre, il numero di reazioni avverse continua a salire, con le cifre attuali del database VAERS che superano gli 1,4 milioni di reazioni avverse, tra cui oltre 28 mila decessi1. E ovviamente sappiamo che queste cifre sono sottostimate. I medici più prestigiosi e coraggiosi ritengono che i decessi e i danni siano notevolmente più elevati.
Al di là dei dati VAERS, ci sono però 3 dati ben precisi che tutti noi dovremmo trovare allarmanti e che la maggior parte degli americani troverebbe tali, se fossero più consapevoli.
Il primo è che le compagnie di assicurazione sulla vita stanno registrando un aumento del 40% nel numero di richieste di risarcimento per morte di persone tra i 18 e i 49 anni, cioè gli adulti più sani, rispetto agli anni precedenti. Una cosa è avere lievi variazioni da un anno all'altro, ma avere un aumento del 40% rispetto alle medie storiche è una faccenda completamente diversa.
Hanno attribuito una miriade di cause, a questo picco. Tuttavia, l'aspetto lampante ed evidente che non viene monitorato, né intenzionalmente studiato, è che questi sfortunati decessi e reazioni avverse si verificano solo all'interno di un gruppo di controllo. Durante l'apice della pandemia, la comunità medica, insieme a Big Pharma, ha cercato disperatamente di nascondere e coprire il numero di reazioni avverse al pubblico americano. Un comportamento che sta proseguendo, con l’attribuzione della colpa a Tutto Eccetto che al Vaccino. Miracolosamente, le vere cause degli eventi avversi corrispondono esattamente alla lunga lista di effetti collaterali precedentemente identificati dagli studi interni di Pfizer, e che sono recentemente venuti alla luce.
I negazionisti2 sostengono naturalmente che correlazione non è sinonimo di causa. In altri termini, solo perché c'è un aumento del numero di persone che muoiono e si ammalano di disturbi di cui normalmente non avrebbero sofferto, gli scettici affermano che, fino a quando non saranno condotti studi adeguati, non c'è modo di sapere con certezza che sono stati i vaccini a determinare questi risultati. Tuttavia, se dovessimo affrontare la situazione in modo intellettualmente onesto e obiettivo, chiunque si renderebbe conto che il forte peggioramento della salute di milioni di americani ha coinciso ed è direttamente attribuibile all'assunzione dei vaccini.
Il secondo dato, ancor più macabro, è che anche la domanda di bare per bambini è aumentata. Le pompe funebri e i becchini di Stati Uniti e Regno Unito stanno effettuando ordini ai produttori di bare a ritmi mai visti prima. Una tendenza infausta che, per ora, non accenna a rallentare.
Terzo, non passa settimana che non si venga a sapere della morte improvvisa di qualche atleta in tutto il mondo. In un anno, mediamente muoiono circa 5 atleti professionisti sul campo o in gara. Questo ultimo anno, invece, ha visto quasi 300 atleti collassare a terra per gravi problemi o morire sul campo.
Stanno diventando piuttosto comuni le conversazioni sommesse con amici, vicini di casa, membri di famiglia, altri fedeli in chiesa e colleghi di lavoro, che più o meno iniziano tutte con… "Hai saputo che il figlio adolescente di Mary è morto?". "Hai saputo che Bob ha avuto un infarto sul campo da golf?". "Hai saputo che il figlio di 10 anni degli Smith ha avuto un infarto?". "Che peccato che tua nipote abbia perso il suo bambino...". E via dicendo. Forse vi è capitato, o forse no. Ma queste tristi conversazioni si stanno verificando con regolare frequenza.
Cosa possiamo dire, a questo punto, a quanti insistono a credere che l'unica via per proteggersi dal Covid sia continuare a farsi vaccinare? Con tutte le schiaccianti prove disponibili, che dimostrano come i vaccini Covid siano pericolosi, abbiano un'efficacia limitata e continuino a produrre una proteina spike potenzialmente letale che induce la formazione di coaguli per un periodo di tempo imprecisato, sembrerebbe inconcepibile che qualcuno possa anche solo lontanamente esporre se stesso o i propri cari a un tale rischio.
Ma la cosa acquista senso se si pensa che, essendosi bevuti la narrazione ingannevole del governo e dei media, ora si rifiutano di ammettere d’aver commesso l'errore più grande della loro vita.
Sebbene siano migliaia le persone morte dopo aver ricevuto un'inoculazione anti-Covid, la maggior parte di esse non lo è. Per questo motivo, dato che molti di loro finora sembrano stare bene, non sono disposti ad ascoltare nulla che possa essere una cattiva notizia, o a prestare attenzione a studi che potrebbero sconvolgere il loro mondo.
Ci sono in giro alcuni sondaggi, per sapere se i vaccinati abbiano o meno dei rimpianti sulla loro decisione. Questi sondaggi, indubbiamente non scientifici, stanno comunque rivelando che circa il 10% degli intervistati si è pentito di aver fatto il vaccino dopo aver appreso i pericoli ad esso associati; il 25% è sostanzialmente indifferente alla questione; e il restante 65% ritiene che sottoporsi al protocollo vaccinale sia stata una buona cosa. Ciò che queste cifre dimostrano, è che la voce non si sta diffondendo e che continuare ad accrescere la consapevolezza sarà una battaglia in salita.
Il nostro governo ora ammette che sia i non vaccinati che i vaccinati si ammalano di Covid, possono trasmetterlo, e che molte delle misure che abbiamo sopportato in nome dell'aiuto alla società, per far fronte alla pandemia, non sono servite a nulla. Quindi, la nostra fiducia in ciò che dicono il CDC, il NIH e la FDA è andata in frantumi. Ora, queste stesse istituzioni ci dicono che l'ultima variante di Covid, o il vaiolo delle scimmie, sono una grave minaccia e che dovremmo ancora una volta vaccinarci - con chissà cosa poi: o con gli avanzi dei troppi booster Covid acquistati, o con un vaccino del tutto nuovo. Nel tentativo di rassicurare ed incitare i sostenitori a vaccinarsi di nuovo, Obama, Trudeau, Clinton, Pelosi, Newsom e compagnia cantante hanno dichiarato all'unisono - per pura coincidenza - di essere risultati positivi al Covid, ma di soffrire solo di sintomi minori perché per fortuna si erano vaccinati. Ma peeeeeer favore...
Ogni persona vaccinata deve chiedersi: se davvero credo di essere protetto dai vaccini, perché dovrei preoccuparmi di avere qualcuno non vaccinato in mia presenza? L'emergenza è finita, la gravità della pandemia è stata costruita utilizzando le statistiche e la paura ha intenzionalmente indotto milioni di persone a farsi volontariamente iniettare i vaccini, con la falsa impressione di farlo per il proprio bene. Ora, e stavolta, dovremmo tutti esserne maggiormente consapevoli.
L'ultima novità riguarda la risposta al vaiolo delle scimmie, che non si trasmette per via aerea e non è pericoloso per la vita. Stavolta, i ricercatori stanno esaminando il vaccino più attentamente. Sono emerse notizie secondo cui il vaccino contro il vaiolo delle scimmie potrebbe effettivamente contenere il virus attenuato (vivo) del vaiolo. Se così fosse, diventa ovvio che un'epidemia relativamente ridotta di vaiolo delle scimmie verrebbe intenzionalmente utilizzata per promuovere un altro ciclo di vaccinazioni, che potrebbero rivelarsi più pericolose e letali del Covid, e producendo così un'altra "pandemia"... giusto in tempo per le elezioni di metà mandato del 2022. Staremo a vedere. Ma, proprio come per il Covid, la cosa più saggia sarebbe evitare del tutto l'ultimo vaccino.
Per molto tempo i non vaccinati sono stati infamati, esclusi, licenziati, o hanno avuto la vita rovinata, per essersi rifiutati di fare quelle iniezioni. Si sono risentiti per il modo in cui sono stati trattati ingiustamente. Alcune imprese, soprattutto nel settore dei viaggi e del turismo, ancora mantengono delle restrizioni nei confronti dei non vaccinati. Ora, a distanza di quasi un anno e mezzo e pur dovendo ancora subire delle limitazioni, è però evidente che i non vaccinati sono in una situazione molto migliore e che le restrizioni sono del tutto inutili.
Qualcosa si può fare, per aiutare quanti credono ancora che i vaccini siano per il loro miglior bene. Spetta a noi tutti continuare a procedere con compassione. Noi comprendiamo che è nella natura umana voler proteggere se stessi e i propri cari. I non vaccinati non devono arrendersi e voltare le spalle ai vaccinati che stanno ciecamente marciando verso il prossimo ciclo di vaccini e richiami e, che il cielo li aiuti, vaccinano i loro piccoli figli.
Dobbiamo indirizzarli verso le sempre più crescenti evidenze, per generare nelle loro menti anche il minimo dubbio, in modo che smettano di danneggiare se stessi e i propri figli, distruggendo il loro sistema immunitario, compromettendo la qualità della loro vita futura e accorciando inconsapevolmente la loro aspettativa di vita.
La Sindrome di Tutto Eccetto il Vaccino può essere difficile da superare, ma è molto più auspicabile sconfiggere la STEV che avere a che fare con l'alternativa.
Essendo il VAERS (“Vaccine Adverse Event Reporting System” il ‘sistema di segnalazione degli effetti avversi da vaccino’ Statunitense, le cifre enormi riportate (e ovviamente sottostimate, come qui in Europa) sono relative ai SOLI Stati Uniti… Dal link fornito, per gli scettici, si scarica il pdf del database più recente.
La battuta (nostra) non può mancare: da oltre 2 anni ‘negazionista’ è stato uno degli epiteti preferiti rivolti a quanti (medici e persone comuni non ipnotizzate) cercavano di allertare tutti … mentre in realtà NEGAZIONISTI sono quanti (dalle istituzioni fino al pubblico ostinatamente cieco e sordo) da sempre negano ogni correlazione.