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Il punto importante per il propagandista è che il valore relativo dei vari strumenti di propaganda e il loro rapporto con le masse cambiano continuamente. Se vuole ottenere la massima diffusione del suo messaggio, deve approfittare di questi cambiamenti di valore nel momento in cui si verificano.
Edward Bernays
Edward Bernays - Breve biografia
Edward Bernays (1891-1995) è stato un pioniere delle pubbliche relazioni e della propaganda. Nacque a Vienna, in Austria, nel 1891 ed emigrò negli Stati Uniti con la famiglia nel 1892. Si laureò alla Cornell University nel 1913 e lavorò come addetto stampa per la Croce Rossa Americana durante la I Guerra Mondiale. Dopo la guerra, iniziò a lavorare come consulente di pubbliche relazioni e si affermò rapidamente come uno dei maggiori esperti del settore.
Bernays viene spesso definito il "padre delle pubbliche relazioni " per il suo lavoro innovativo e influente nel settore. A lui si deve lo sviluppo di molte tecniche e strategie tuttora utilizzate nelle moderne PR, tra cui la ricerca psicologica per comprendere e influenzare l'opinione pubblica. Ha anche scritto diversi libri influenti sull'argomento, tra cui Crystallizing Public Opinion (1923) e Propaganda (1928).
Una delle campagne più importanti di Bernays fu quella svolta per l'American Tobacco Company, con la quale contribuì a cambiare le norme sociali e a rendere il fumo socialmente accettabile per le donne. Riuscì a farlo assumendo belle donne che si accendevano sigarette in pubblico, per collegare il fumo al concetto di libertà e di liberazione delle donne.
Oltre a occuparsi di pubbliche relazioni, Bernays lavorò anche come consulente politico e consigliò diversi presidenti, tra cui Calvin Coolidge (1923-1929) e Franklin D. Roosevelt (1882-1945). Lavorò anche a diverse campagne aziendali di alto profilo e contribuì a plasmare la percezione del pubblico su aziende come Procter & Gamble, General Electric e American Meat Institute. Bernays morì nel 1995 all'età di 103 anni.
“PROPAGANDA” - Analisi del libro
"Propaganda" è un libro di Edward Bernays, pubblicato nel 1928. In esso egli espone le sue teorie sull'uso della propaganda nella società moderna e su come questa possa influenzare l'opinione pubblica e plasmare le norme sociali. Il libro è considerato un'opera fondamentale nel campo delle pubbliche relazioni ed è ancora oggi molto letto e studiato.
Nel libro, Bernays afferma che per la società moderna la propaganda è necessaria e può essere utilizzata per scopi positivi e negativi. Sostiene che la propaganda può plasmare l'opinione pubblica in modo da promuovere il bene comune, ad esempio incoraggiando le persone a fare più esercizio fisico o a mangiare in modo più sano. Riconosce anche che la propaganda può essere utilizzata per scopi nefasti, come ad esempio manipolare le persone affinché sostengano un particolare programma politico o acquistino un prodotto specifico.
Una delle idee cardine del libro è il concetto di "INGEGNERIA DEL CONSENSO". Bernays sostiene che la conoscenza dei meccanismi psicologici ed emotivi alla base del comportamento umano rende possibile la creazione di una propaganda, ch'è in grado di influenzare i pensieri e le azioni delle persone nel modo desiderato. Inoltre, sottolinea l'importanza di ricorrere a esperti e specialisti, come psicologi e sociologi, per creare campagne di propaganda efficaci.
Bernays illustra anche il ruolo dei media nel plasmare l'opinione pubblica e il modo in cui possono essere utilizzati come strumento di propaganda. Sostiene che i media possono plasmare la percezione del mondo nelle persone e che è essenziale usare questo potere in modo responsabile.
Nel libro, Bernays si sofferma anche sulla democrazia e su come la propaganda possa essere utilizzata per mantenerla. Sostiene che in una democrazia il pubblico deve essere informato e istruito per prendere decisioni consapevoli. Ritiene inoltre che la propaganda possa creare un senso di unità e di condivisione di valori tra i cittadini, che è essenziale per una democrazia stabile. Ecco alcune citazioni selezionate da ciascun capitolo di Propaganda.
Capitolo I - Organizzare il Caos
Una manipolazione conscia e intelligente che organizzi abitudini e opinioni nelle masse è un elemento importante della società democratica. Quanti manipolano questo meccanismo invisibile della società costituiscono un governo invisibile, che è il vero potere di governo del nostro Paese. (...)
La nostra Costituzione non prevede i partiti politici come parti del meccanismo di governo e chi la redasse non sembra essersi immaginato l'esistenza, nella nostra politica nazionale, di qualcosa di simile alla moderna macchina politica. ... Sin da allora si è quindi concordato, per motivi di semplicità e praticità, che le macchine di partito debbano restringere il campo di scelta a due candidati, o al massimo a tre o quattro.
Capitolo II - La nuova propaganda
La propaganda moderna è lo sforzo costante e duraturo di creare o modellare eventi che influenzino le dinamiche del pubblico nei confronti di un'impresa, di un'idea o di un gruppo. (...) Questa prassi, di creare circostanze e immagini nella mente di milioni di persone, è molto comune. Praticamente nessuna impresa importante viene portata avanti senza di essa, oggi: che si tratti di costruire una cattedrale, sovvenzionare un'università, commercializzare un film, lanciare un'emissione obbligazionaria di grandi dimensioni o eleggere un presidente. A volte, l'influenza sul pubblico viene creata da un propagandista professionista, altre volte da un amatore incaricato di questo compito. L'importante è che l’azione sia costante e diffusa e che, nella sua totalità, irreggimenti la mente del pubblico tanto quanto un esercito irreggimenta i corpi dei suoi soldati.
Capitolo III - I nuovi propagandisti
Molte persone credono ancora che il consulente di pubbliche relazioni sia un propagandista e nient'altro. Ma, al contrario, la fase in cui molti pensano che egli inizi le sue azioni, può essere in realtà la fase in cui le termina.
Capitolo IV - La psicologia delle relazioni pubbliche
Lo studio sistematico della psicologia di massa ha rivelato ai suoi studenti le potenzialità della gestione invisibile della società, attraverso la manipolazione delle motivazioni che muovono l'uomo all'interno del gruppo. Trotter e Le Bon, che hanno affrontato l'argomento in modo scientifico, e Graham Wallas, Walter Lippmann e altri che hanno continuato a studiare la mente di gruppo, hanno stabilito che il gruppo ha caratteristiche mentali diverse da quelle dell'individuo ed è mosso da impulsi ed emozioni, che non possono essere spiegati sulla base di ciò che sappiamo della psicologia individuale. E’ quindi sorta spontanea la domanda: se comprendessimo il meccanismo e le motivazioni della mente di gruppo, sarebbe forse possibile controllare e disciplinare le masse secondo la nostra volontà, senza che se ne accorgessero?
Capitolo V - Le imprese e il pubblico
L’interpretazione continua1 si ottiene cercando di controllare ogni approccio alla mente del pubblico, in modo tale che quest'ultimo riceva la sensazione desiderata, spesso senza esserne consapevole. L'esaltazione del punto forte (high-spotting), invece, cattura in modo vivido l'attenzione del pubblico e la fissa su qualche dettaglio o aspetto tipico dell'intera impresa. Quando una società immobiliare, che sta costruendo un grattacielo di uffici, lo fa tre metri più alto del più alto grattacielo esistente, si tratta di drammatizzazione (rappresentazione di se stessa).
Capitolo VI - Propaganda e leadership politica
L'apatia politica dell'elettore medio, di cui si sente tanto parlare, è indubbiamente dovuta al fatto che il politico non sa come rispondere alle condizioni dell'opinione pubblica. Non riesce a rappresentare se stesso e la sua strategia in termini che abbiano un significato reale per il pubblico. Agendo in base alla fallace idea che il leader debba servilmente adeguarsi, egli priva la sua campagna di ogni interesse drammatico. Un leader, un combattente, un dittatore, possono farlo. Ma, date le nostre attuali condizioni politiche in cui ogni aspirante a una carica deve soddisfare il voto delle masse, l'unico mezzo con cui il leader nato può guidare è l'uso esperto della propaganda.
Capitolo VII - Attività delle donne e propaganda
In politica, le donne americane occupano oggi una posizione molto più importante, nei gruppi organizzati, più dal punto di vista della loro influenza, che non da quello della leadership acquisita in posizioni politiche o cariche effettive. La donna politica di professione non ha avuto, fino ad oggi, molta influenza, né le stesse donne la considerano in genere l'elemento più importante in questione. La signora Ma Ferguson, dopo tutto, era semplicemente una donna di casa, una gatta da pelare per un marito spodestato; Nellie Ross, l'ex Governatore del Wyoming, da tutti i punti di vista non è certo una leader della politica o dell'opinione pubblica.
Capitolo VIII - Propaganda per l'istruzione
Molti college hanno già sviluppato una propaganda intelligente per entrare in relazione attiva e continua con il pubblico. È stata sviluppata una tecnica precisa, per il loro rapporto con la comunità, sotto forma di uffici stampa universitari. (…) Questi problemi includono:
la preparazione degli alunni e il loro effetto sul pubblico in generale e su gruppi specifici,
la preparazione del futuro studente alla scelta di un particolare college,
il mantenimento di un senso di appartenenza in modo che le prodezze atletiche del college non vengano messe al primo posto,
lo sviluppo di una certa familiarità con il lavoro di ricerca svolto nel college, per attirare l'attenzione di coloro che potrebbero essere in grado di prestare aiuto,
lo sviluppo di una comprensione degli obiettivi e del lavoro dell'istituzione, al fine di attirare finanziamenti speciali per scopi specifici.
Capitolo IX - Propaganda e servizi sociali
Le pubbliche relazioni sono necessarie al lavoro sociale. E poiché il servizio sociale, per sua natura, può continuare solo grazie al sostegno volontario dei ricchi, esso è obbligato a ricorrere continuamente alla propaganda. I leader del servizio sociale sono stati tra i primi a utilizzare consapevolmente la propaganda nel suo senso moderno.
Capitolo X - Arte e Scienza
Nell'arte applicata e commerciale, la propaganda offre all'artista maggiori opportunità rispetto al passato. Ciò deriva dal fatto che la produzione di massa arriva a un punto morto, quando compete solo sulla base del prezzo. (…) l'artista ha l'opportunità di collaborare con l'industria in modo tale da migliorare il gusto del pubblico, inserendo negli articoli di uso comune elementi di bellezza anziché di bruttezza e, inoltre, assicurandosi riconoscimenti e denaro.
Capitolo XI - I meccanismi della propaganda
Il punto importante, per il propagandista, è che il valore relativo dei vari strumenti di propaganda e il loro rapporto con le masse cambiano continuamente. Se vuole ottenere la massima diffusione del suo messaggio, deve approfittare di questi cambiamenti di valore nel momento in cui si verificano. Cinquant'anni fa, l'incontro pubblico era lo strumento di propaganda per eccellenza. Oggi è difficile che più di una manciata di persone partecipi a un incontro pubblico, a meno che il programma non preveda attrazioni straordinarie. L'automobile li porta via da casa, la radio li tiene in casa, le edizioni giornaliere dei quotidiani li informano in ufficio o in metropolitana, e inoltre sono stufi del clamore dei comizi.
ANALISI
Il libro Propaganda (1928) è un'opera classica che diede inizio a una rivoluzione nel controllo della società. Tuttavia, la scrittura è difficile da seguire (rispetto allo stile di scrittura odierno), sottolinea le informazioni aneddotiche ma manca di una classificazione oggettiva delle tecniche operative, in grado di renderlo un vero e proprio "manuale di istruzioni".
La presa di controllo da parte di un'élite, cui oggi assistiamo, iniziò tra il 1900 e il 1920. La rivoluzione industriale aveva creato nuovi poteri individuali e gettatone la base filosofica, ma le tecnologie e le tecniche erano ancora grezze. Ciononostante, l'élite ha mantenuto la coesione. E oggi manifesta i concetti di questo libro con la creazione di leve di influenza tramite i social media.
Di seguito un filmato educativo del 1957, realizzato dalle Forze Armate degli Stati Uniti: un buon inizio per riconoscere la propaganda, in questo caso da una prospettiva anti-comunista. Oggi sappiamo che la moderna "Corporatocrazia"2 sta impiegando gli stessi metodi, ma con strumenti moderni, per far entrare in scena il Nuovo Ordine Mondiale occidentale.
[attivare la traduzione italiana di YT, funziona anche restando su questa stessa pagina]
Ritorno al futuro
Oggi, 3 agenzie di stampa occidentali forniscono la maggior parte delle notizie internazionali. Sono la Associated Press (AP), la Reuters e l'Agence France-Presse (AFP). Se un comunicato non viene inviato da almeno una di queste agenzie, è improbabile che i media nazionali e locali riferiscano di un evento. La maggior parte delle foto e dei video proviene da queste agenzie di stampa globali. In questo modo, le persone sentono, vedono e leggono lo stesso messaggio ovunque.
Le Agenzie di Intelligence e i Ministeri della Difesa conoscono e sfruttano il potere di queste agenzie di stampa. Nel 2009, l'allora presidente dell'AP, Tom Curley, si lasciò sfuggire che il Pentagono americano ha più di 27.000 suoi specialisti in PR. Questo corpo di specialisti si occupa di inventare storie3 e ha un budget annuale per la propaganda di 5 miliardi di dollari. Il resto dell'apparato corporatocratico si avvale di quelle agenzie di stampa. Lo fanno per le stesse ragioni: far proliferare determinate narrazioni, intanto che ne insabbiano o "smontano" altre.
Un esempio lampante ne è il Dipartimento di Sicurezza Nazionale. La sua Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) collabora con un consorzio per la censura. Attraverso il consorzio Election Integrity Partnership (EIP), la CISA censura gli americani. Questa operazione palesemente illegale azzera il nostro diritto alla libertà di parola.
Conclusioni
L'eredità di Edward Bernays continua a farsi sentire nelle Pubbliche Relazioni e le sue idee sono ancora ampiamente studiate e dibattute. In conclusione, Propaganda è un libro fondamentale che continua a fornire indicazioni sul potere della propaganda nel plasmare l'opinione pubblica e le norme della società. Le idee e le teorie di Bernays sono ancora attuali e il suo libro rimane una lettura essenziale per chiunque sia interessato al campo delle PR, dello studio dei media e della psicologia sociale.
Fonti e letture consigliate
(dall’autore dell’articolo, quindi sono in inglese, chi è interessato troverà certamente gli equivalenti in lingua italiana)
Torches of Freedom Campaign ~ Digital History
Propaganda ~ by Edward Bernays ~ 159 pages ~ Horace Liveright (publisher) ~ 1928
The manipulation of the American mind: Edward Bernays and the birth of public relations ~ by Richard Gunderman ~ theconversation.com
Pioneer Edward Bernays ~ The Museum of Public Relations
Edward Bernays ~ SourceWatch.org
The Propaganda Multiplier: How Global News Agencies and
Western Media Report on Geopolitics ~ Swiss Policy Institute
Autore e Nota 2): Frederick R. Smith (Gennaio 2023)
Traduzione e Note 1), 3): Daniela Brassi per Traduzioni dal Mondo Libero (Feb. 2023)
N.d.T.: “Il piano generale di lavoro è organizzato in funzione di due modelli:
- l’interpretazione continua, che risponde alla volontà di controllare le differenti modalità di raggiungere l’opinione pubblica in modo da fargli provare la sensazione voluta
- l’esaltazione dei punti forti (high-spotting), catturando l’attenzione del pubblico fissandola su un dettaglio caratteristico di tutta l’azienda” - Prof. Mauro Simonazzi
N.d.A.: La corporatocrazia è la moderna unione tra i media tradizionali, le grandi imprese, l'industria medica e il mondo accademico. Questa empia alleanza azzera il pensiero lucido, la sovranità nazionale, il denaro sonante e lo stimolo a lavorare.
N.d.T.: Inventano, elaborano, ecc. è reso con spin up, da cui il famoso termine di SPIN DOCTORS usato anche da noi (spesso senza sapere cosa vuol dire).
Ho scritto spesso di questo libro fondamentale per capire anche il Nazismo e le politiche autoritarie e fuorvianti dei paesi cosiddetti "democratici". Non bisogna dimenticare che la grande depressione del '29 non era ancora arrivata e quel libro certamente ha formato gli strateghi nazi fascisti di tutti i paesi occidentali, che abbiano preso il potere o no. O perché, i criminali USA abbiano scelto di stare con Hitler fino al '43 per puro interesse economico, geo politico, per inginocchiare la vecchia Europa, intervenendo poi con la scusa, costruita dall'intelligence, di Pearl Harbour. Ma troppe ce ne sono nelle stalle e strisce...
Una cosa dimenticata dall'autore dell'articolo F.Smiths è che, guarda che caso..., Edward è il nipote di Sigmund Freud... un dettaglio? Suvvia...
Un esempio delle sue azioni criminali messe in atto con la sua Agenzia di PR e consulenze per Amministrazione USA, Pentagono e Corporation, fu quella abbastanza famosa per le 7 Sorelle del petrolio: quando negli anni '60 si inventò letteralmente di fargli finanziare e costruire un Istituto di Ricerca sulle malattie respiratorie. In questo modo con le false ricerche scientifiche pubblicate da questo, mise a tacere le voci e le ricerche opposte (vere) che affermavano che il piombo contenuto nella benzina per autotrazione stava causando tumori a go go ai polmoni degli americani. Poi smentite anni dopo e costrette a fornire Unleaded fuel, la famosa benzina senza piombo (per modo di dire...)
Sbaglio o mi ricorda qualcosa di recente... sul Covid? ;)